Cammino costante
Salmo 23:4
Il Salmo 23 è il più conosciuto fra i 150 Salmi che compongono la parte poetica della Bibbia e dei 73 scritti da Davide. Continua ad essere fonte di benedizione per tutti: per chi lo legge ed anche per chi lo ascolta. Un mensile cristiano americano alcuni anni fa riportava che: “Tanti credenti, scoraggiati e privi di forza per pregare, si sono rivolti a Dio attraverso il Salmo 23. Altri sono entrati in sala operatoria, ripetendolo, ad alta voce. Nelle aule universitarie è l’oggetto della meditazione del candidato. È il Salmo che con piacere ascoltano coloro che stanno per sposarsi, per i credenti che dal tempo stanno passando all’eternità. Appare come l’ancora della nave: forte e stabile; come una corda a cui uno sventurato si afferra per non cadere. I soldati, durante la prima guerra mondiale, lo recitavano a memoria nelle trincee, quando il fuoco nemico si faceva intenso”. Il Signore è il mio pastore…”
Quando arriviamo al v.4, scopriamo che la cura dell’Eterno come Pastore non si limita ai momenti più belli della vita. Egli cura le sue pecore nei momenti più difficili, e perciò, anche in quei momenti possiamo camminare nella valle in pace.
Le valli nella Bibbia sono momenti di difficoltà, situazioni difficili della vita; la valle dei problemi, delle tribolazioni, delle afflizioni, delle lacrime, ma il credente, nella valle, continua a camminare con Dio. L’azione del camminare indica l’avanzamento costante dell’anima che conosce la sua strada e intravede la fine, decisa a seguire il percorso e di conseguenza è serena e fiduciosa. Il suo andamento è costante, non è in ansia, non è preoccupato allora accelera, neanche scoraggiato e si ferma, non è confuso ma va cammina verso la meta celeste.
In Israele esiste la valle dell’ombra della morte, è una gola profonda e il sole vi tocca solo a mezzogiorno, il resto del tempo è completamente oscura; Davide probabilmente guidò il suo gregge attraverso quella valle. Forse anche tu in questo periodo stai in questa valle, ci sono momenti difficili di attesa che schiacciano la nostra vita, non ce li spieghiamo, ma se siamo attaccati al Buon Pastore, nulla ci mancherà e il nostro cammino nella valle sarà sicuro e costante.
Tre condizioni per un cammino costante; anche nella valle…
NON TEMERE:“io non temerò alcun male” non temere, qualcuno ha contato 365 volte nella Bibbia “non temere” ma nonostante che il Signore ci curi perfettamente, Egli permette che passino le prove e difficoltà, infatti ci ammaliamo, soffriamo in tanti modi differenti, ci scoraggiamo e ci isoliamo. La condizione per camminare costante nella valle, non rimanere solo; unisciti alle altre pecore che sono nella valle, forse qualcuno non vedrà il tuo problema perché penserà al suo, ma forse da qualcun altro riceverai sostegno e forse proprio tu sarai di aiuto nel camminano del fratello e della sorella nonostante la tua valle! Ma poi ricorda, Dio ha promesso di non lasciarci e di non abbandonarci mai. Perciò, quando ci troviamo nelle valli più profonde, non dobbiamo temere alcun male, perché il nostro Buon Pastore è con noi.
La valle dell’ombra della morte, rappresenta il peggio che uno può trovare durante il cammino ma anche nei momenti di maggiori tenebre, anche nei momenti di più grande pericolo, di profonde difficoltà e grandi pesi, non dobbiamo temere, perché l’Eterno, il nostro Buon Pastore, è con noi. Gesù ci ricorda che non sarà facile, “nel mondo avrete tribolazioni, ma fatevi animo io ho vinto il mondo non è “se o forse ci sarà tribolazione” ma “avrete”, succederanno!; è qualcosa che si attraversa, non puoi aggirarla, non si può cambiare strada, passarci sotto o fuggire via, la devi attraversare ma ricorda “quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerò alcun male” non avrò paura. Se stai scoraggiato è perché hai scelto di esserlo, non so la tua valle, ma lo scoraggiamento è sempre una scelta, scegliamo noi come camminare nelle valli, puoi isolarti, puoi abbatterti, arrabbiarti, e il cammino sarà duro e triste, invece puoi rallegrarti nonostante tutto con i fratelli e continuare a camminare costantemente riguardando alla meta e non temere alcun male. ”Non dire a Dio quanto sono grandi i tuoi problemi, ma di a i tuoi problemi quanto grande è Dio.
RICORDA: “Perché tu sei con me” Isaia 43:2 Le valli sono imprevedibili, non puoi pianificarle, fissare una data, prendere appuntamento, vengono e più delle volte nel momento peggiore, meno opportuno ma il Signore ci ricorda che non solo non dobbiamo temere ma ci garantisce la Sua presenza; mai passerai per una valle di questa vita solo! non passerai un solo giorno oscuro senza il Signore; “io sono con te”, non affonderai, non sarai arso, sarò con te in ogni passo della valle. Salmi 91:15 Egli m’invocherà, e io gli risponderò; sarò con lui nei momenti difficili; lo libererò, e lo glorificherò.
Il Signore non se ne sta seduto ma cammina con te, ti prende per mano e ti dice “io ti guido nella valle”. Proprio in questi momenti difficili sperimentiamo più comunione intima con Dio, perché non parliamo di Lui ma con Lui ci rivolgiamo a Lui con più ardore cercando la Sua faccia e li che la fede si fortifica, nella valle 1 Pietro 1:6-7Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.Bello quando siamo sul monte delle benedizioni, felici (facciamo tre tende) ma non è li che si fortifica la fede, Dio vuole formare il nostro carattere, vuole cambiarci, vuole che maturiamo, anche attraverso la valle.
Ricorda sempre che il Signore è con te, è per te; non temere io sono con te, che certezza, il nostro Buon Pastore è con noi ed è Lui che ci guida nella valle.
Un ultima condizione per camminare costantemente; anche nella valle…
FIDUCIA: il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza. Il bastone e la verga sono strumenti basilari che il pastore usa per proteggere e guidare le pecore. La verga era un bacchio con la parte distale uncinata che sembra servisse per afferrare dolcemente per il collo, la pecora che era caduta in un fosso. Il bastone serviva a percuotere leggermente il fianco della pecora che tendeva ad allontanarsi dal gregge. Quanto amore ha Dio per noi! Puoi avere fiducia di Lui nel cammino della tua vita, il Signore sta dicendo che quando passi per la valle io ti proteggo e ti guido, non sta seduto appaiato sotto l’ombra di un albero, ma combatte per noi, mentre tu ti disperi, ti lamenti, ti arrabbi, ti offendi, ti sbatti nella valle, Lui combatte per te e vince sempre, questo a dato a noi che lo abbiamo sperimentato “sicurezza” il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza; certezza, fiducia in Dio
La valle a volte è oscura, Davide ci dice che è un ombra, un riflesso di una luce, l’ombra di solito è più grande della realtà e ci spaventa ma non ci può far male, avete mai visto un ombra schiaffeggiare una persona? Non esiste nessuna ombra se non c’è una luce da qualche parte , quando sei nella valle dell’ombra non avere paura non guardare l’ombra ma alza il tuo sguardo, guarda il lato contrario e vedrai la luce. Gesù disse: “Io sono la luce del mondo” nella nostro cammino forse di valli e di prove vogliamo continuare costantemente a guardare a Gesù, lui è il Buon Pastore “Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male , perché Tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.”
Una persona saggia non si trova mai impreparata, ha già il suo Buon Pastore!