Il lavoro… per quanto penoso e opprimente possa essere, a casa, in fabbrica, in ufficio, in laboratorio, nei campi, è comunque per tutti una scuola, se sappiamosvolgerlo sotto lo sguardo di Dio.
Il lavoro non dovrebbe essere lo scopo, ma il mezzo dell’esistenza terrena. Compiuto “tranquillamente” 2 Tessalonicesi 3:12; con serietà, non per piacere agli uomini, ma al Signore “servite Cristo, il Signore” Colossesi 3:24
Molti si lamentano del proprio lavoro, come di un peso insopportabile, si aspira al tempo libero, si vorrebbe essere svincolati dalla schiavitù delle ore di entrata e di uscita, dai doveri e dei compiti imposti, dai regolamenti ecc. Alcuni sembrano portare il loro lavoro come una croce, ma se anche fosse così, Dio saprà servirsene per formarci, per la nostra esperienza e per i nostri progressi spirituali, nulla vale di più del peso e del rigore di una “croce”. La vita facile non favorisce la crescita del credente.
Accettate con pazienza il vostro lavoro, anche se è penoso, anche se non vi piace, e fatelo per il Signore, fatelo bene, meglio che potete. Sarà innanzi tutto un mezzo per rendere buona testimonianza come cristiani e un incitamento e un esempio per gli altri, manterrà la vostra mente e il vostro cuore occupato per il Signore il quale, indirettamente, state servendo.