Camminare per fede

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Camminiamo per fede 2 Corinzi 5:7
Forza d’animo e pazienza in mezzo alle sofferenze questo illustra l’apostolo Paolo in questi capitili, la fonte della forza (abbiamo da Dio un edificio; …colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito.); forza, costanza nelle afflizioni (Per questo ci sforziamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo) Possa essere il desiderio di ogni credente in questo 2015 “sforzarsi di essergli graditi!” di piacere a Dio. Una bella aspirazione, camminare per piacere a Dio o come è messo nelle nostre Bibbie tra parentesi (poiché camminiamo per fede e non per visione); quando siamo ancora in vita, non possiamo vedere la Sua faccia, infatti camminiamo per fede e non per visione. Non abbiamo la visione di Dio come un oggetto presente a noi; in questo mondo possiamo avere fede, camminare per fede, vivere per fede, ma la visione è riservata all’altro mondo. Camminare per fede è nostro dovere e dovrebbe essere oggetto del nostro desiderio, finché non giungiamo a vivere per visione. Nel considerare il credente che cammina “non per visione ma per fede”, vorrei evidenziare, tre cose

1) la fede: Credere, o esprimere fiducia nella persona, nelle opere e nelle parole di Dio e accettare tutto questo come verità ; Ebrei 11:1,6 Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono …Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano. “sforzarsi di essergli graditi” C’è un avvio nel camminare per fede, una sollecitazione divina; La fede viene dall’udire l’annuncio della sua Parola. La vita spirituale può avere inizio solo quando un seme di vita divino viene piantato nel cuore dell’uomo, perché l’uomo è morto spiritualmente e ha bisogno di essere vivificato Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù. Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Efesini 2:4-8 Chi cammina da semplice aderente o un membro iscritto nel registro di chiesa è una cosa, ma chi vive “il cammino della fede” è un’altra. Chi cammina nella fede è stato conquistato dalla Parola venuta dal Padre e dall’opera Sua di rigenerazione, inizia a camminare e non guarda indietro, ma sceglie di rinunciare a sé stesso, prende la sua croce e segue Gesù. Comincia a camminare per fede, ha lo sguardo intento alle cose che non si vedono (poiché camminiamo per fede e non per visione)

2) dottrina: La fede è l’insieme di insegnamenti, principi e verità scritturali. Possiamo dire quindi ch’è l’identificarsi con una dottrina ben precisa La Parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme; e anche un gran numero di sacerdoti ubbidiva alla fede. Atti 6:7; Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova. 2 Corinzi 13:5; edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento. Colossese 2:7 Una volta iniziato a camminare per fede, rigenerati, seme divino, dobbiamo avere il giusto andamento; Paolo usa questo verbo per indicare che chi cammina nella fede non è una persona distratta, non è pigra, non è titubante. Il suo andamento esprime “velocità”, decisione e certezza Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. Chiunque fa l’atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria; anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato.1 Corinzi 9:24-27 Il credente non è uno che si trascina, anzi al contrario, dovrebbe essere uno che trascina altri. Il cammino della fede è paragonabile ad una gara a staffetta in cui lo stesso testimone va trasmesso da corridore a corridore.
Gli atleti possono avere diverse caratteristiche fra di loro ma il testimone rimane sempre lo stesso. Siamo chiamati ad essere fedeli e capaci ad insegnare e a trasmettere la stessa fede di generazione in generazione “…continuiamo a camminare per la stessa via” per comprendere che non esistono nuove direzioni da intraprendere. (poiché camminiamo per fede e non per visione)

3) testimonianza: È uno stile di vita, conseguenza di ciò che crediamo (fede) e accettiamo (dottrina); il frutto tangibile di un insegnamento e delle verità ricevute. Il camminare per fede è da considerare quindi come la testimonianza che uno dà, di una vita cristiana in azione 1 Tessalonicesi 1:2-3; 3:5-6 Possiamo incontrare delle avversità, dei pericoli ma “Basta un attimo per essere salvati ma occorre una vita per diventare dei cristiani”. Le tentazioni esistono lungo tutto il tragitto del cammino della fede. A chi si sente forte nella fede faccia attenzione nel rimanere in piedi
Il camminare per fede ci chiama a soffrire a causa della testimonianza, come buon soldati di Cristo
Attenzione a diventare amari a motivo delle amarezze che a volte subiamo. Paolo non si è mai lamentato delle sue catene, né delle sofferenze fisiche, né delle afflizioni, né dei momenti trascorsi in carcere, perché era una gioia identificarsi con le sofferenze di Gesù, perciò Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia pienamente l’opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti. Giacomo 1:2-4

Qual è il nostro obbiettivo per il 2015 ? Il camminare per fede non ha l’intento di accumulare ricchezze su questa terra, non è di diventare famosi e importanti. Ma è camminare in modo tale da poter completare la corsa così da vedere il nostro Signore Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione. 2Timoteo 4:7-8.
Saremo perseveranti fino alla fine ? O avremo bisogno di visioni, di novità, di piaceri mondani? Signore, vogliamo camminare per fede e non per visione, non ci fermeremo se prima non abbiamo afferrato il premio, la corona, il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù.

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