Noi non dormiamo
1 Tessalonicesi 5:1-8
“Noi non dormiamo come gli altri”. quest’espressione non va intesa letteralmente: è solo un modo di dire per parlare di chi moralmente e spiritualmente non dorme, ma è ben sveglio, vigilante, attento, per non essere colto di sorpresa quando il Signore Gesù Cristo, come ha promesso, tornerà.
Chi non dorme… Dire: “Noi non dormiamo come gli altri” mi fa venire in mente delle persone che, di notte, è molto attiva. Penso a quei giovani che passano la notte a divertirsi fra musica assordante, fumo ed alcool, salvo poi dormono di giorno, dovrebbero invece stare ben svegli. Oppure mi fa venire in mente chi di notte deve lavorare, per esempio, negli ospedali, per vegliare sui bisogni dei pazienti. Non è facile, perché alterare il ritmo fisiologico sonno-veglia è duro. Chi poi non dorme, lo cita lo stesso nostro testo biblico, è chi vorrebbe nascondere col buio le proprie attività illecite. In ogni caso permettetemi di dire sin dall’inizio, che il sonno è importante, essenziale, ed ha conseguenze positive. Che cos’è il sonno? In termini scientifici, il sonno è una temporanea e periodica sospensione dell’attività psicofisica, perdita parziale o totale della coscienza e della volontà e riduzione delle funzioni organiche: pressione sanguigna, respiro, battiti cardiaci; un’interruzione spontanea, reversibile e periodica dell’attività intellettiva, sensoriale e critica. Il sonno è importante perché l’organismo possa reintegrare le proprie energie. Si muore più rapidamente per mancanza di sonno che per mancanza di cibo. Dopo dieci giorni di mancanza totale di sonno, può sopravvenire il decesso. Circa un terzo della vita di un uomo passa in questo stato di semi-incoscienza. Il bisogno di dormire varia a seconda dell’età: 18-20 ore al giorno per un neonato, 12-14 ore nel fanciullo, 7-9 ore nell’adulto, e minimo nell’anziano, 5-7 ore. Dormiamo non solo per bisogno di riposo fisico. È il cervello che, per svolgere le sue complesse attività, abbia bisogno del sonno e di sognare. La mancanza di sonno provoca irritabilità, irrazionalità, allucinazioni, disturbi mentali e, alla fine, la follia, prima di giungere alla morte. Ma c’è un tempo in cui sarebbe meglio non essere colti a dormire. Nella Parola di Dio troviamo “sonno”menzionata in diverse circostanze per significare cose diverse
apatia spirituale: “sonno” è “sonnolenza”. Occhi che si chiudono, frequenza di sbadigli, rilassatezza dei muscoli, indebolimento dell’attenzione (guidi l’auto). La sonnolenza è sinonimo di inerzia della mente, di pigrizia, apatia: significa avere mancanza di interesse, mancanza di volontà e forza per agire, di iniziativa, sentimento di passività. È Satana, che ci “canta la ninna nanna” culla dolcemente molti cristiani affinché si addormentino nel letto della pigrizia spirituale. Dormono nel letto di piaceri egoistici, del fare “le proprie cose”. Il tempo in cui viviamo, non è il momento di dormire, Dio vuole che ci svegliamo! Vegliate e siate sobri! Il Signore non può usare un credente spiritualmente addormentato o sonnolento.
Dormiveglia: la fase che precede il sonno, lo stato di coscienza si indebolisce. Succede anche in molte comunità cristiane. Non sono più forti come lo erano in passato, non vengono più in Chiesa come usavano fare, non hanno più tempo per partecipare al culto. “danno le dimissioni“. Non si può più contare sulla loro attiva partecipazione, si ritengono “liberi”. Cambiano spesso comunità, non vogliono “sentirsi legati” a nessuna Chiesa particolare. Le loro giustificazioni non sono che un pretesto che nasconde la loro situazione spirituale critica Il loro “dormiveglia” si trasformerà ben presto in un sonno profondo, e alla morte spirituale.
Zelanti per altre cose: zelanti nel loro lavoro, divertimenti gite, sport; disposti a sacrifici, ma per andare al culto, sono troppo stanchi, devono dormire. La verità è che si, dormono, ma del sonno della morte spirituale. Chissà perché le esigenze del nostro lavoro secolare, del nostro riposo e del divertimento, del nostro hobby, vengono sempre prima di quelle del Signore? Non dovrebbero essere contenti, non vedere l’ora di raccogliersi la domenica a lodare e ringraziare il Signore ed ascoltare la Sua Parola? Diverse conseguenze
Dormire …per essere lasciati in pace, non disturbare : Tommaso. Gesù risorto era apparso ai 10 discepoli riuniti: un’esperienza meravigliosa. L’undicesimo, Tommaso, non voleva crederci. Perché? Era assente. Dov’era finito? Perché non era con gli altri? Forse a casa a dormire. Forse riteneva questa la soluzione migliore “non pensare” alla frustrazione ed alla “sconfitta” della morte di Gesù sulla croce. Fugge, dorme, i dieci discepoli non avevano dormito, Gesù era apparso a loro in gloria! Il Signore Gesù verrà senza preavviso...“poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte”. Un ladro arriva senza preavvisa, quando non siamo pronti. Quando voltiamo le spalle, nel sonno, di notte, quando dormiamo. Il Signore Gesù certo non è un ladro, ma arriverà in modo inaspettato. è ora il tempo di svegliarci. “Perciò non dormiamo come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri… Alziamo il nostro capo: Luca 21:25-28 quando la sofferenza del Creato è compiuta, il “Figlio dell’uomo” verrà “sulle nuvole” con gran potenza e gloria, e l’intero mondo lo vedrà. Gesù non dice queste parole per mettere paura a coloro che credono in Lui, ma per tenerci svegli!. Rialzatevi, levate il capo; Diodati, riguardate ad alto, e alzate le vostre teste… sembra dire proprio, noi non dormiamo…!
ma vegliamo e siamo sobri: controllato attento Proverbi 30:15-16. Non potremo mai trovare soddisfazione nelle cose di questo mondo contaminato dal peccato: sono tutte cose corrotte che avranno l’unico effetto di appesantirci. Come la notte, le tenebre, gli eccessi, mai basta! …5,7 non nelle tenebre, non dormiamo, Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore e preso per elmo la speranza della salvezza Pienamente coscienti, per meditare, cioè pensare intensamente e cercare di capire che cosa sia la vita ottimale come Dio stesso la definisce nella Sua Parola. Noi stiamo svegli e ben sobri, con la mente vigile, scattante, pronta e dinamica, nella fede, nell’amore, nella speranza, accanto a Cristo, seguendolo e condividendone l’azione. operosi Non abbiamo tempo per metterci comodi ignorando i segni intorno a noi. noi non dormiamo…! È così facile rinunciare alla lotta e “metterci a dormire”, pensare a fare solo “gli affari nostri” ed il resto non importa. Il nostro Dio e Salvatore ci ha chiamati, come Suoi figli e figlie, a conoscere ciò che Egli ha detto, a credere a ciò che Egli ha insegnato, ad ubbidire a ciò che Egli ha comandato, ed essere pronti a resistere – perché il Figlio dell’uomo è alle porte – Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.
Dormire dunque, no! il sonno dell’incoscienza, il sonno dove le facoltà psicofisiche e spirituali vengono sospese! No; un giorno Egli tornerà: ci troverà addormentati? Dormire è buono, ma facciamolo dove, quando e come è giusto che sia. Per il resto noi, di giorno, rimaniamo ben svegli ed operanti. Gesù disse e lo stesso vale per noi: “Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare” (Gv. 9:4).
Noi non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri ! Risvègliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce