Il Salmo 63 riflette il sentimento di che ha imparato a guardare in alto, e anche noi vogliamo elevare il nostro sguardo verso il Signore. Come leggiamo: …la tua bontà vale più della vita, le mie labbra ti loderanno.
Siamo stanchi, forse qualche dolore, fisico, emotivo, ci impedisce di lodare liberamente e serenamente il Signore, ma spesso questi stati d’animo della vita ci portano, alla stessa circostanza e sentimento del salmista, un anima assetata…in una terra arida…senz’acqua.
Se il Signore intervenisse immediatamente nella nostra vita, non avremmo alcun bisogno di cercarlo così con ardore O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall’alba; di te è assetata l’anima mia; una ricerca fatta con tutto il cuore “labbra che lodano” e questa sera vogliamo lodare il Signore, nel deserto del nostro bisogno, privi di ogni conforto umano, l’anima nostra grida a Dio per ricevere aiuto.
In che modo allora veniamo saziati e fortificati?
Rimanendo alla Sua presenza: Così ti ho contemplato nel santuario, per veder la tua forza e la tua gloria. Gran parte della nostra ripresa spirituale è fondata qui, alla presenza del Signore, nel Suo santuario, dove vediamo la forza e la gloria del Signore, quando avvertiamo la reale presenza di Dio in noi. Siamo portati nello scoraggiamento e nell’afflizione a guardare i nostri dispiaceri, le nostre preoccupazioni, vogliamo invece imparare a lodare il nostri Signore Poiché la tua bontà vale più della vita, le mie labbra ti loderanno.
Cercandolo con tutto il cuore: Notiamo le parte del corpo che sono implicate: Labbra che cantano, che glorificano, mani alzate, bocca che loda. Quando con le nostre parole ringraziamo il Signore e fisicamente alziamo le mani in adorazione, spostiamo il nostro stato passivo in una esperienza attiva che coinvolge tutto il nostro essere. Questo esercizio, questa attività intensifica la potenza della lode nella nostra vita, ci carica, ci fa sperimentare l’unzione e la potenza dello Spirito Santo. Lodiamo il Signore …“labbra che lodano”.
Legandoci a Lui: L’anima mia si lega a te per seguirti; Da questo impariamo che non dobbiamo soffermare la nostra mente sul problema, sul bisogno, sulle difficoltà che incontriamo, ma dobbiamo concentrare i nostri pensieri su Dio “legarci a Lui” per seguirlo. Scopriamo così che il nostro attaccamento al Signore non è a senso unico, ma Egli ci sostiene con la sua destra, ci fornisce l’aiuto, la forza, sazia di beni la nostra esistenza. La pace di Dio visita la nostra notte, i nemici sconfitti e la vittoria assicurata.
Vogliamo allora elevare la preghiera del salmista dicendo le mie labbra Signore ti loderanno. Alla Sua presenza, nel posto giusto, il segreto della risposta alla tua preghiera è le mie labbra ti loderanno, poiché Egli dimora nella lode del Suo popolo, fortifichiamo l’anima nostra leghiamoci forte a Lui con uno scopo seguirlo, non saremo abile, meritevoli, capaci, ma se il tuo desiderio è seguire e servire il Signore Egli di darà la forza e la capacità di farlo, legati a Lui.