La sfida
Nella nostra vita, ci possono essere momenti particolari, buoni o difficili, momenti di gioia o di forte crisi, di benedizione o di sofferenza, qualsiasi momento è provvidenziale per capire quello che prima non avevamo mai capito, per spingerci in una direzione nuova nella nostra vita. Molti hanno crisi in famiglia, o la malattia, un litigio o forse ci è stata chiusa una porta lavorativa, la realizzazione del sogno della nostra vita, che fare? davanti a noi non si prospetta nulla di buono. Per qualcun altro la crisi è di carattere spirituale. Stai lottando con una decisione che determinerà la direzione della tua vita. Stai lottando con Dio e non è ancora chiaro quale ne sarà il risultato; insicuro, più volte sollecitato ad affidare la tua vita al Signore Gesù Cristo, e non hai ancora preso questa decisione, incerto. Non hai forse ancora la certezza se andrai in Paradiso; non sei del tutto sicuro che i tuoi peccati siano perdonati. Forse non sei sicuro di avere veramente un rapporto personale con Gesù Cristo. Qualunque sia il problema o la tua crisi, è come una porta che può aprirsi verso un nuovo e più profondo rapporto con Dio, se cerchiamo nella direzione giusta, in tempo di crisi le scaglie cadono dai nostri occhi per vedere correttamente il piano di Dio per la nostra vita. Consideriamo 5 tappe prima di una chiara visione:
Comprendere: 6:1-3 Isaia prima di tutto comprende chi è Dio, il Santo Santo Santo... Non sappiamo quanto Isaia, prima di questa esperienza, avesse fede in Dio e fosse impegnato verso di Lui; era sicuramente membro del popolo di Dio, il popolo eletto, ma come succede oggi, possiamo essere membri di una chiesa per tradizione o per altri motivi, senza avere un fede consapevole ed impegnata. Non che essere membri di una chiesa “per tradizione” sia giusto, no, E’ necessario esserlo per i giusti motivi. Non dobbiamo mai considerarlo normale ma “accade”…
L’esperienza più importante e decisiva della nostra vita è conoscere Dio. Comprendere; a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo. Filippesi 3:8; Isaia aveva compreso chi fosse Dio, fa questa esperienza nel vedere creature celesti, i serafini, che gridavano: “Santo, santo, santo, è l’eterno degli eserciti. Tutta la terra è piena della Sua gloria” (6:3). Noi non dobbiamo aspettarci necessariamente una visione di quel tipo; ma un incontro di quel genere è possibile e dobbiamo desiderarlo. Che idea ci siamo fatta noi, però, di Dio? E’ un’immagine autentica oppure falsata? spesso noi ci facciamo di Dio delle immagini mentali non corrispondenti, false, degli idoli. Il vero volto di Dio lo si conosce dalle Scritture; studiare la Bibbia, meditarla diligentemente, perché è solo là che vinceremo la nostra ignoranza, i nostri pregiudizi, e le nostre idee sbagliate su Dio. Non conta nulla quello che noi pensiamo su Dio o ci piacerebbe che Lui fosse, conta quanto Egli stesso di Sé ha rivelato nella Bibbia.
Consapevoli: 6:5 Non appena Isaia vede come Dio è veramente, apre gli occhi su sé stesso riconoscendosi totalmente sporco, contaminato dal peccato, indegno della presenza di Dio, anzi, consapevole di meritare di essere solo cacciato via dalla Sua presenza “Povero me! Sono rovinato!
Tutti coloro che hanno visto il riflesso della gloria di Dio come veramente Egli è sono stati allo stesso tempo colpiti dalla propria indegnità e peccato. Pietro “Signore, allontanati da me, perché sono un uomo peccatore” Luca 5:8. Più siamo vicini a Cristo più scopriamo quanto siamo peccatori ed indegni. Il fatto di essere consapevoli del nostro peccato e di essere in colpa davanti a Dio è un segno di vita spirituale. La condizione più pericolosa in cui noi ci potremmo trovare è di non avere alcuna consapevolezza di essere in forte debito davanti a Dio, anzi, di credere di essere “a posto” davanti a Lui, o di non aver poi fatto granché di male …in fondo. Dopo aver compreso chi è Dio, dobbiamo essere consapevoli di chi siamo noi veramente, peccatori Ci siamo “evoluti”, anzi, degradati di pari passo con il mondo, ed abbiamo permesso che la mentalità di questo mondo si infiltrasse anche nel nostro modo di pensare e di vivere. Così le cose che un tempo venivano considerate giustamente un peccato, ora sono la normalità, quello che è male è diventato bene, e il bene, male. È necessario la 3° tappa…
Confessione: 6:6 La comprensione che Isaia aveva avuto di Dio e la consapevolezza del proprio peccato, lo aveva portato a fare un terzo passo. Isaia non aveva solo preso coscienza del Suo peccato, lo aveva confessato apertamente. Dio ci userà nel modo che Egli vuole usarci se confessiamo il nostro peccato e siamo ripieni di Spirito Santo. Salmo 32…; Salmo 66:18 Se avessi serbato il male nel mio cuore, il Signore non mi avrebbe dato ascolto
Purificazione 6:6-7 Comprensione, convinzione di peccato, confessione, c’è un quarto passo: la purificazione. Notate che Dio aveva fornito una soluzione per i peccati di Isaia, perché del carbone era stato tolto dall’altare. L’altare prefigurava che 800 anni dopo sarebbe venuto il Salvatore Gesù Cristo, che sarebbe morto sulla croce. Il Suo sangue sarebbe stato versato ed asperso sulla porta del nostro cuore, per poter essere purificati dal Sangue di Cristo. Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. 2 Corinzi 5:21.
Pensare che Cristo che diventa peccato, il tuo peccato- le cose che tu hai fatto, le cose che tu hai pensato; e poi pensare che Egli è morto ed è risorto per te, per poterti purificare! Quando ricevi Gesù come tuo personale Salvatore Egli scrive il tuo nome nel “libro della vita”. Apocalisse 21:27; 7:14 Solo Dio può perdonarci e purificarci. Ed Egli ha provveduto questo per noi come un dono da ricevere. Non dobbiamo lavorare per guadagnarcelo. Tutto quello che dobbiamo fare è riceverlo con fiducia, ed Egli verrà nella nostra vita. 5° tappa
La sfida 6:8 Perché il Signore ha fatto questa domanda? Possiamo considerarla una sfida?
Egli desidera che uomini e donne nel mondo intero giungano a conoscerlo. Essi però non verranno mai a conoscerlo se non odono l’Evangelo. Dio guarda questo povero mondo, ribelle, cattivo e tutto questo spezza il Suo cuore. Egli non si accontenta di guardarlo da lontano e di lasciare che esso continui per la sua strada in un’eternità senza Cristo, e dice: Chi manderò? E chi andrà per noi? La seconda ragione per cui Egli pone la domanda è che il messaggio di Dio richiede dei messaggeri. Romani 10:14,15 ; Dio vede la gente attraverso la compassione dei Suoi occhi, e il suo amore, e la forza della croce, ed Egli vuole raggiungerla Egli ha scelto voi e me. Accettiamo la sfida ? Isaia rispose: “Eccomi, manda me!” 6:8. Dio non aveva promesso ad Isaia che questo sarebbe stato facile, o affascinante, o romantico. Certo, è bello prendere un aereo ed andare chissà dove nel mondo, ma se non lo facciamo qui, se non conquistiamo per Cristo proprio qui le anime che qui abitano, se non testimoniamo qui la nostra fede in Lui, se non Lo serviamo proprio qui, Egli non ci potrà usare altrove. Dobbiamo essere fedeli prima nel luogo dove siamo. Egli ci chiama a considerare la Sua opera prima della nostra carriera, a lottare in preghiera sulla missione che noi abbiamo nella vita. Dio ci chiama a guardare al mondo ed a vederlo come Lui lo vede, e rispondere alla Sua domanda: “Chi manderò, e chi andrà per noi?“.
Quale risposta diamo personalmente a questa domanda. Pensiamoci. Con la nostra vita possiamo fare mille cose, ciò che vogliamo, possiamo trascorrerla in mille modi diversi, ma quanti di questi modi potranno permetterci alla fine di non avere alcun rimpianto? L’unico modo in cui lo potremo fare è essere un seguaci del Signore Gesù Cristo.
La vita dunque ci mette davanti a dei momenti di crisi: davanti ad essi non disperiamo, ma utilizziamoli a nostro beneficio come dell’opportunità di una porta aperta attraverso la quale, passando, possiamo dare una nuova svolta alla nostra vita. Accetta la sfida! Eccomi manda me!